22 marzo 1983 – Dichiarazioni di Cristiano Fioravanti al Pubblico Ministero di Bologna

AL P.M. DI BOLOGNA IL 22.3.1985 (Fot. 901961-901963 Vol. L)

“Preciso che al corrente della nostra presenza a Taranto, impegnati nel progetto di evasione di CONCUTELLI, era certamente CARMINATI e dunque il gruppo della Magliana al quale egli era collegato…

L’ultima volta che sono stato a Taranto, cioè nel periodo in cui venne trovata la valigia, sul treno, era presente anche CAVALLINI.

Ritenevo molto pericolosa quell’azione per cui chiedevo i motivi per i quali si dovesse realizzare ad ogni costo.

Fu Valerio a dirmi che CONCUTELLI rappresentava un simbolo per tutta la destra…

Per quanto riguarda gli attentati avvenuti a Roma tra il novembre 1979 ed il febbraio 1980, rivendicati dai «Nuclei Fascisti Rivoluzionari», devo dire che in quel periodo nel quartiere Prati avvenivano continuamente attentati ad’ opera di ragazzi della sez. Prati del M.S.I.

Prendo atto, per la prima volta, che con la sigla Nuclei Fascisti Rivoluzionari fu rivendicato anche l’omicidio a Pier Santi MATTARELLA, presidente della Regione Sicilia.

Io ho sempre espresso la convinzione che gli autori materiali di quell’omicidio fossero mio fratello e Luigi[1] CAVALLINI, coinvolti in ciò dai rapporti equivoci che stringeva MANGIAMELI in Sicilia.

La storia dell’eliminazione di MANGIAMELI da parte di mio fratello richiama quei collegamenti.

Peraltro, mi risultava che in quei giorni mio fratello e anche CAVALLINI e Francesca MAMBRO erano in Sicilia per loro contatti con MANGIAMELI.

Quando furono pubblicati gli identikit degli autori materiali dell’omicidio MATTARELLA sui giornali, ricordo che mio padre esclamò, per la somiglianza degli identikit con
mio fratello e CAVALLINI, somiglianza che io stesso avevo rilevato immediatamente, «hanno fatto anche questo !»”.

In queste dichiarazioni, Cristiano FIORAVANTI aggiunge un altro, importante, tassello nel mosaico di informazioni che via
via fornisce ai magistrati: il collegamento tra il fratello
Valerio e la cosiddetta “banda della Magliana”, anche in
relazione ad uno dei piani di evasione di Pierluigi CONCUTELLI.

Tale significativo collegamento (la cui importanza verrà evidenziata in seguito) è più dettagliatamente focalizzato nelle successive dichiarazioni.


[1] Si tratta di un errore di trascrizione nell’originale del documento, il riferimento è ovviamente a Gilberto CAVALLINI