DELITTO MATTARELLA: INTERVISTA DI GIUSEPPE MARRAZZO A LEONARDO SCIASCIA

Roma, Camera dei Deputati, gennaio 1980 – RAI Tg2

Leonardo Sciascia intervistato da Giuseppe Marrazzo sul delitto Mattarella

MARRAZZO Sciascia, perché lei collega l’assassinio di Mattarella a una trama eversiva terroristica?
SCIASCIA Mah, così è più una sensazione che un giudizio. Si può anche dire che dentro di me, inconsciamente, viva il mito della mafia, in un certo senso.
Ma io penso, per esempio, che l’assassinio davanti ai familiari non rientra nelle regole, o meglio, nel sentire della mafia, ecco.
Poi ci sono altre cose. La giovinezza del killer, perché stando alle testimonianze pare fosse giovanissimo.

Questo mi pare che deponga a favore di una tesi di gente specializzata che viene da fuori, pur avendo qui delle basi informative.

Ma io penso che nemmeno Moro sia stato ucciso per quello che stava per fare, ma per quello che era. E così Mattarella.

MARRAZZO La saldatura tra democristiani e comunisti poteva terrorizzare chi ormai da oltre un ventennio domina la vita politica ed economica siciliana?

SCIASCIA Non credo che questa saldatura fosse imminente, né che Mattarella la stesse per fare. Ancora per questa saldatura, sì, ce ne vorrà.

Ci saranno ancora tanti morti, prima che questa saldatura avvenga.

MARRAZZO Tanti morti?

SCIASCIA Penso di sì. Cioè… Continuerà quello che c’è, in questo Paese…